Quali sono i principali oli usati nell’industria

Nella maggior parte delle fabbriche del mondo si usano oli industriali. I tre compiti principali degli oli in questi contesti sono lubrificare, raffreddare e trasmettere energia. Grazie alla loro composizione chimica le sostanze oleose sono degli ottimi lubrificanti: lo sperimentiamo quotidianamente nelle nostre case e questa loro qualità è spesso sfruttata anche nell’industria. Lubrificando i meccanismi di un sistema, gli oli riducono l’attrito tra tutte le superfici evitando che le componenti si scaldino durante il loro utilizzo.

Infine, gli oli possono raggiungere temperature più alte rispetto ad altri liquidi e sono quindi ottimi per trasmettere energia sotto forma di calore. Quando in un impianto è necessario riutilizzare l’energia meccanica di un processo, un olio è capace di trasportarla da un punto all’altro dello stabilimento convogliandola dove serve.

In questo articolo scritto insieme a Gilberto Tani, esperto della chimica di oli minerali e sintetici e specializzato nella pulizia di sistemi olio diatermico, parliamo di tre tipi di oli industriali. Ognuno di loro è specializzato in una funzione specifica e vanno scelti accuratamente in base alle necessità dell’azienda. Nel dettaglio presentiamo:

  • L’olio lubrificante: caratterizzato da un’ottima viscosità a tutte le temperature, è particolarmente adatto a lubrificare le componenti meccaniche di un sistema.
  • L’olio idraulico: ottimizzato per trasferire potenza nei sistemi idraulici.
  • L’olio diatermico: può raggiungere temperature molto alte e viene utilizzato per trasmettere calore in tutto lo stabilimento. Grazie alle sue proprietà, viene preferito a metodi di riscaldamento a vapore o ad acqua pressurizzata.

 

Olio Lubrificante

Gli oli lubrificanti vengono tecnicamente definiti come delle miscele, materiali liquidi composti da due o più sostanze. La composizione chimica di un olio lubrificante vede infatti una classica base di idrocarburi a cui si aggiunge una selezione di additivi utili ad aumentare le proprietà della miscela. Gli additivi degli oli lubrificanti possono essere sia di origine minerale che sintetica o semi-sintetica. In generale arrivano a rappresentare dal 10% al 30% del volume dell’olio.

La proprietà principale degli oli lubrificanti è la loro viscosità, ovvero la capacità delle particelle dell’olio di scorrere senza opporre resistenza reciproca. La viscosità diminuisce all’aumentare della temperatura, dunque a freddo avremo un olio meno performante, mentre a cado le proprietà lubrificanti crescono. La funzione più importante di un olio lubrificante è dunque minimizzare l’attrito tra due superfici di un sistema industriale. Così facendo, l’olio evita che le componenti meccaniche si usurino e mantiene bassa la temperatura d’esercizio.

 

Olio Idraulico

Tra gli oli industriali, l’olio idraulico è il più adatto a trasmettere energia tra macchine idrauliche. Esso può essere di due tipi, minerale o sintetico. L’olio minerale è di origine naturale e ha il vantaggio di essere biodegradabile. L’olio sintetico è più dannoso per l’ambiente ma offre prestazioni migliori, soprattutto se usato ad alte temperature.

Gli oli idraulici vengono impiegati sia in fabbrica che in macchine e dispositivi che usiamo nella vita di tutti i giorni. Lo troviamo ad esempio nel sistema che muove certi ascensori, nei freni idraulici, nel servosterzo e perfino a bordo degli aerei.

 

Olio Diatermico 

L’ultimo tipo di olio industriale che presentiamo è l’olio diatermico. Questo olio è progettato per mantenere a temperatura interi impianti e stabilimenti, grazie a particolari sistemi tubolari che lo trasportano dove serve. La caratteristica principale dell’olio diatermico è infatti la sua capacità di raggiungere elevate temperature. In genere viene utilizzato a circa 250° C.

Un dato importante per l’olio diatermico è il suo rendimento. Più è vicino al 100%, più la quantità di calore accumulata e rilasciata dall’olio è la stessa. Il rendimento degli oli diatermici può diminuire per diversi motivi. Tra i principali la geometria del percorso che effettua e la necessità di manutenzione. L’invecchiamento dell’olio genera infatti dei residui nel sistema che peggiorano progressivamente la qualità della sostanza.

Leggi anche l’articolo: Sandali gioiello: calzature per essere stilose tutto l’anno