Lista nozze

È tradizione offrire dei doni alle coppie in onore del loro evento nuziale.
Già nel medioevo vi era la tradizione di raccogliere i doni viandando per le strade e bussando alle porte delle varie case, specie nelle case dei genitori dei due che convoglieranno a nozze se questi erano benestanti.
Le famiglie specie le più abbienti, addirittura, pubblicavano o facevano pubblicare la data del matrimonio presso il gazzettino della loro città o paese.
Il modello moderno che consiste nella comunicazione da parte degli sposi di una lista di regali dai quali gli invitati possono attingere inizia a prender luogo intorno all’anno 1900 negli Stati Uniti d’America, in Italia approda solo a cavallo degli anni 60 e 70.

La lista


La lista di nozze è un elenco di oggetti di vario genere e tipo scelti dai due che presto andranno a nozze, circa 1-2 mesi prima.
Solitamente i due promessi sposi si recano presso uno o più negozi dove faranno una selezione di articoli, solitamente per la casa che desiderano farsi regalare dagli invitati non troppo vicini ad essi, solitamente dal 2° / 3° grado in poi o gli amici, questo accade spesso per evitare lo spiacevole evento che fa sì che si duplichino i regali.

In generale all’interno della lista nozze appaiono articoli inerenti alla casa, come: posateria, pentole, accessori, articoli di biancheria, e più di frequente si tende ad inserirvi anche mobilio, libri, apparecchiature tecnologiche, elettrodomestici e lo stesso viaggio di nozze.
Oltre a questi doni, spesso, è anche abitudine inserire tutta quella oggettistica complementare di gran valore che non sempre si è disposti o si è nelle possibilità di poter acquistare di tasca propria, ad esempio: complementi d’arredo finemente decorati e lavorati di gran prestigio, posaceri in cristallo, candelabri, servizi da caffè e/o di tè, vasellame, tappeti, piantane, statue, porta ritratti, quadri, e tutto ciò che ha un costo non indifferente e che non sempre rientra nelle capacità economiche di una sola famiglia.

Proprio per questo motivo, spesso, chi si rivolge alla lista nozze non sempre è disposto ad acquistare l’oggetto nel suo complesso, infatti è usanza che una famiglia, possa acquistare una sola quota del valore finale dell’oggetto.
Per cui, vien da se, che un vaso del valore molto elevato possa tornarci in dono da due o più parenti.
Resta inteso che nella gran parte dei casi quando alcuni invitati vanno a versare quote di quel regalo ma non se ne riesce a completarne il valore, saranno gli sposi a versarne la restante parte.

Uno degli esempi più importanti per quanto riguarda la stesura e la relazione di liste nozze lo ritroviamo in una gioielleria a Palermo Cipolla Gioielli, che oltre a vendere e ad realizzare gioielli di gran prestigio si rivolge ai loro clienti mettendo a disposizione un’ampia gamma di prodotti e di complementi d’arredo che una coppia che sta per convolare a nozze può scegliere, e quindi, creare la propria lista nozze all’interno di uno dei negozi più antichi e nobili del capoluogo siciliano.


Cosa dice il galateo?

Nonostante l’ormai indiscussa popolarità della lista nozze, il galateo non ne prevede la messa in atto, dato che secondo il bonton non sono gli sposi ad indicare cosa farebbe loro piacere ricevere da parte degli invitati per le loro nozze.
Data la sua comunque innegabile praticità anche l’etichetta si è espressa in tal senso recitando testuali parole “Se agli invitati è chiesto di mettere da parte il proprio gusto personale ed attenersi strettamente alle istruzioni date loro dagli sposi, quest’ultimi, a loro volta, dovranno seguire determinate regole di bonton per compilarla al meglio, in questo modo gli sposi non ancora conviventi è bene che mettano all’interno della loro lista oggetti per la loro nuova futura casa, mentre le coppie già conviventi, potranno segnalare solo negozi di riferimento”.